Cos’è il disturbo d’ansia generalizzato?
A tutti noi capita di essere preoccupati quando si deve affrontare un evento stressante, positivo o negativo che sia (ad es. un esame universitario, un approfondimento diagnostico circa la propria salute, un nuovo lavoro, etc.).
La persona è in uno stato di ipervigilanza psicofisiologica costante.
Alcune persone però vivono un senso di ansia e preoccupazione costante e cronico, anche quando non c’è una situazione reale che giustifica tale stato emotivo. In questo caso si può essere in presenza di un disturbo d’ansia generalizzata (GAD), caratterizzato da:
- ansia e preoccupazione eccessive che si manifestano per la maggior parte dei giorni per almeno 6 mesi, rispetto a una quantità di eventi o di attività, come ad esempio prestazioni lavorative o scolastiche;
- difficoltà a controllare la preoccupazione;
- ansia e preoccupazione sono associate ad almeno tre dei seguenti sintomi: irrequietezza, facile affaticamento, difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria, irritabilità, tensione muscolare, alterazione del sonno;
- compromissione rispetto alle proprie attività lavorative, scolastiche, sociali.
Diversi studi riportano che la terapia cognitivo-comportamentale si è dimostrata efficace nel trattamento del disturbo ansioso generalizzato. Anche altre psicoterapie come la terapia metacognitiva risultano efficaci. La TCC ha come obiettivo quello di:
- riconoscere quando il pensiero viene distorto;
- controllare il pensiero distorto e le emozioni che si attivano;
- modificare il comportamento conseguente;
- sviluppare nuovi modi di reagire ai pensieri negativi attraverso il controllo e la modulazione flessibile dell’attenzione.
Anche, tecniche di rilassamento, mindfulness, yoga, meditazione, esercizio fisico e tecniche di biofeedback, possono essere di aiuto per la gestione dell'emozione di ansia.
(dottoressa Laura Schiavo)